Nel corso dei primi mesi del 2020 non si sapeva molto del Corona virus COVID 19.
Colpiva ed uccideva indiscriminatamente, in maniera trasversale, numerose persone di tutte le età prescindendo dalle condizioni di salute.
Il 9 marzo 2020 il primo di molti Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del’ On. Giuseppe Conte, rese il nostro Paese, l’Italia, il primo Stato al mondo che chiudeva le proprie frontiere adottando misure di restrizione personali al fine di limitare la diffusione di un nemico invisibile e letale contro cui non conoscevamo difese.
L’ Italia era in lockdown; in pochi minuti la notizia rimbalzò su tutti i notiziari internazionali.
Prendeva forma l’ombra di un incubo planetario che avrebbe cambiato per sempre le vite di miliardi di persone.
Resilienza
Le Istituzioni iniziano a confrontarsi e ad attivare le prime contromisure.
Anche il mondo dell’ Associazionismo reagisce e si attiva per soddisfare le richieste della Società Civile che per la prima volta, dal dopoguerra, si trova a dover gestire una crisi su larga scala.
E’ il 5 aprile 2020 ed anche noi riceviamo l’onere ed il privilegio di essere chiamati a fare la nostra parte e lo abbiamo fatto con entusiasmo senza avere la minima esitazione mettendo in campo le nostre attrezzature e competenze.